In data 17 maggio 2022 il Governo ha approvato il decreto n. 50 altrimenti detto “Decreto Aiuti” recante "Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina"; detto provvedimento ha visto confluire diverse misure di sostegno a cittadini e imprese per contrastare le difficoltà economiche dovute ai rincari energetici ed alla crisi politica e militare in Ucraina. Le risorse distribuite dal testo definitivo del Decreto Aiuti ammontano ad un totale di 16,5 miliardi di euro, rispetto ai 14 previsti inizialmente. Nel testo trovano spazio importanti novità e ulteriori interventi per rafforzare misure già introdotte: per divenire definitive occorrerà che il decreto sia convertito in Legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua approvazione (i.e. entro il 16 luglio p.v.).

Tra i benefici previsti, nel testo si parla di aiuti per mitigare il costo dell'energia: è previsto infatti un bonus sociale elettricità e gas, per il terzo trimestre del 2022. Le agevolazioni per le tariffe di fornitura dell'energia elettrica sono riconosciute sulla base del valore dell'ISEE ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.

Previsto anche un bonus a favore delle famiglie per i servizi di trasporto pubblico. In particolare, per mitigare l'impatto del “caro energia”, è stato istituito un fondo da 79 milioni di euro per il 2022 che finanzierà buoni per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il valore del buono è pari al 100% della spesa per l'acquisto dell'abbonamento (nel limite di 60 euro) ed è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nel 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.

Bonus di 200 euro per i lavoratori e i pensionati

Una delle misure di immediata applicabilità, introdotta con l'obiettivo di attenuare gli effetti dei rincari e che suscita maggior interesse, è sicuramente il bonus di 200 euro destinato a lavoratori subordinati e autonomi, ma anche a pensionati e disoccupati. 

Per identificare i beneficiari immediati della misura tra i lavoratori dipendenti, il legislatore ha scelto una modalità singolare: ha disposto infatti che potranno fruire del beneficio coloro che, in almeno uno dei quattro mesi del primo quadrimestre di quest’anno (ndr gennaio-aprile), hanno beneficiato della riduzione contributiva dello 0,80%, prevista dalla legge di Bilancio 2022. Dunque, per i dipendenti, è stato prescelto un parametro di riferimento slegato dal reddito e dalla retribuzione lorda.

A tal proposito, l’articolo 31 del Decreto testualmente prescrive che “ai lavoratori dipendenti di cui all'articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all'articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell'anno 2022 hanno beneficiato dell'esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”. Questo comma riguarda appunto la riduzione contributiva prevista dalla Legge di bilancio nel caso in cui “la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”. 

Quindi, il lavoratore che, nel periodo gennaio-aprile 2022, si sia visto applicare la suddetta riduzione contributiva dello 0,8% in almeno una di quelle quattro buste paga, potrà beneficiare dei 200 euro sulla busta paga del prossimo luglio, sempre che la retribuzione mensile non superi la cifra di € 2.692,00 lordi. 

Per i pensionati invece vige il limite del reddito: l’INPS riconosce il bonus a coloro che hanno un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore a 35.000 Euro per l'anno 2021.

Le categorie di soggetti beneficiari

Grazie alle disposizioni del Decreto Aiuti, molti lavoratori dipendenti riceveranno, nel mese di luglio, un bonus di 200 euro non cedibile, ne' sequestrabile, ne' pignorabile e che non costituisce reddito ne' ai fini fiscali ne' ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Sono circa 31,5 milioni di italiani che si vedranno riconoscere il bonus: di questi ben 13 milioni sono lavoratori dipendenti; altri 13 milioni sono i pensionati che hanno un reddito sotto i 35 mila euro. I restanti si dividono tra percettori di reddito di cittadinanza, badanti e colf, disoccupati, lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo.

Chi lo riceverà in maniera automatica

La misura una tantum (per cui si intende che verrà erogata una sola volta) verrà distribuita automaticamente nel mese di luglio a quattro di queste categorie:

  • i lavoratori dipendenti, a cui verrà accreditato automaticamente dal datore di lavoro in busta paga alle condizioni già descritte;
  • i pensionati, a cui verrà corrisposto direttamente dall’INPS;
  • i percettori di reddito di cittadinanza, i quali lo riceveranno d’ufficio sulla card Poste Pay fornita, ad una condizione: ovvero che nessuno dei componenti del nucleo (già percettore del RdC) sia al tempo stesso destinatario del bonus 200 euro in qualità di dipendente, pensionato, autonomo, disoccupato, ecc.;
  • i disoccupati, che lo avranno insieme all’assegno.

I Lavoratori autonomi

Il Decreto Aiuti dedica l’art. 33 alla categoria dei lavoratori autonomi:
il legislatore – oltre a stanziare una dotazione finanziaria di 500 milioni per “coprire” l’erogazione del bonus nel 2022– non ha di fatto stabilito chi ne avrà diritto, delegando anzi i Ministeri dell’Economia e del Lavoro all’adozione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Aiuti, di un provvedimento attuativo ove siano “definiti i criteri e le modalità per la concessione dell'indennità”. È certo che il bonus andrà a esaurimento, essendo appunto finanziato da un Fondo limitato a 500 milioni di Euro; quindi, a parità di requisiti, anche il fattore tempo, con cui i probabili beneficiari faranno domanda, potrebbe rivelarsi decisivo. I dettagli saranno resi noti nel nuovo provvedimento, che tuttavia dovrebbe valere unicamente per i titolari di partita Iva. Chi invece ne è privo e non è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie per i quali risulti almeno un contributo mensile per il 2021, dovrà presentare la domanda all’INPS per ottenere l’indennità.

Chi deve presentare domanda e come

Escludendo coloro che riceveranno il bonus in via automatica, per tutti gli altri, invece, è necessario inviare personalmente una richiesta all’INPS, con modalità diverse per ogni categoria, che tuttavia non sono ancora state rese note dall’Ente. Sarà possibile presentare domanda anche attraverso il patronato.

Ad esempio, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) con contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto, possono accedere al beneficio unicamente qualora il reddito derivante dal rapporto di lavoro non sia superiore ai 35 mila euro relativamente al 2021.

Anche ai lavoratori domestici alle dipendenze delle famiglie è richiesto come unico requisito la presenza di uno o più rapporti di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto, in virtù del quale potranno poi fare domanda per ricevere il versamento dei 200 euro (domanda che andrà fatta tramite INPS o Patronato).

Quanto ai lavori stagionali, a tempo determinato e intermittente, confinati in un determinato periodo di tempo, il bonus di 200 euro è automatico unicamente per coloro che hanno ricevuto le indennità previste dai decreti per l’emergenza da Covid-19 (di cui dall'articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021 n. 69 e dall'articolo 42 del decreto-legge 25 maggio 2021 n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021,  n.106).  Tutti gli altri dovranno presentare domanda all’INPS per ottenere il bonus, sempre che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate ed abbiano percepito un reddito non superiore a 35 mila euro per l’anno 2021.

Invece, per quanto riguarda i lavori dello spettacolo iscritti al Fondo pensione, che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati, erogherà l’aiuto l’INPS previa domanda. Anche in questo caso il tetto di reddito derivante è fissato a 35mila euro per il 2021.

 

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