Le novità della procedura da sovraindebitamento dopo la 176/2020 fino all’ingresso del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

La procedura per il sovraindebitamento è stata di recente modificata dalla legge 176 del 18 dicembre 2020, il cosiddetto Decreto Ristori.

Vediamo insieme a grandi linee come è cambiata la procedura da sovraindebitamento e quali soggetti ne possono usufruire.

Le leggi e procedure sul sovraindebitamento

Nella legge 3/2012, conosciuta come “salva suicidi”, è ben chiaro l'intento di porre rimedio alle conseguenze drammatiche del sovraindebitamento: un debitore che non è soggetto a fallimento, secondo tale legge, può concludere un accordo con i creditori in seno alla procedura detta “composizione della crisi da sovraindebitamento”.

Tale procedura non solo è importante per lavoratori e operatori commerciali, ma anche per un grande numero di imprese italiane nonché per le imprese agricole.

È noto infatti che molti imprenditori in crisi hanno scelto di corrispondere lo stipendio ai propri dipendenti tralasciando il pagamento di alcuni tributi. Questo in molti casi li ha esposti a una situazione debitoria in costante peggioramento e pericolosa per i conti aziendali.

Cosa significa sovraindebitamento

Il sovraindebitamento è una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente.
Pertanto il sovraindebitato si trova in questo stato quando vi è una situazione di squilibrio tra i debiti contratti ed il suo patrimonio, che se insufficiente porta all’incapacità del debitore ad estinguerli o comunque ad una difficile e pronta capacità di adempiere regolarmente le obbligazioni assunte.

I vantaggi delle procedure da sovraindebitamento

Questo tipo di procedura ammette solo alcuni soggetti a cui consente di ridurre i debiti, pagando in proporzione alle proprie possibilità e fabbisogni.

In alcuni casi, il beneficiario può ottenere dal giudice anche la cancellazione delle proprie segnalazioni in Centrale Rischi Banca d’Italia, evento che consente di accedere in futuro a nuovi finanziamenti.

Le novità della procedura da sovraindebitamento dopo la 176/2020

Alcune delle modifiche più importanti alla procedura di sovraindebitamento introdotte dalla legge del 18 dicembre 2020 sono queste:

  • per i debiti estranei ai debiti sociali viene modificata la nozione di consumatore. Saranno compresi nella nozione anche i soci di SNC, SAS e SAPA;
  • l'accordo di composizione della crisi della società, ma anche il decreto di apertura della liquidazione hanno effetto anche sui soci illimitatamente responsabili;
  • viene cancellata la sezione “con riguardo ai tributi costituenti risorse proprie dell'unione europea, all'imposta sul valore aggiunto ed alle ritenute operate e non versate, il piano può prevedere esclusivamente la dilazione del pagamento”;
  • sono previsti nuovi presupposti per l'inammissibilità della proposta di accordo;
  • sono modificate le procedure familiari. Ad esempio: “la liquidazione del compenso dovuto all'organismo di composizione della crisi è ripartita tra i membri della famiglia in misura proporzionale all'entità dei debiti di ciascuno” (art 7-bis);
  • viene modificato l'accordo e piano del consumatore: ad esempio si parla di cessione del quinto, mutuo con garanzia reale, abitazione principale;
  • le regole sulla valutazione del merito creditizio vengono modificate in seguito a una valutazione dell’organismo di composizione della crisi;
  • vengono istituite delle conseguenze per il creditore che ha determinato l'indebitamento e l’aggravamento dello stesso in modo colposo;
  • in caso di amministrazione finanziaria non aderente è previsto il cram down, ovvero la possibilità per l’organo giurisdizionale di omologare i termini dell’accordo laddove vengano reputati più convenienti per i creditori dissenzienti;
  • si può procedere all'esdebitazione del debitore incapiente, come disciplinato dall’art. 283 del Codice della crisi e dell’Insolvenza.

In sintesi

Per chi non è pratico della normativa e terminologia, si può riassumere la nuova legge così: questa serie di modifiche mirano a tutelare i debitori senza colpa che si sono ritrovati colpiti dalla pandemia e che si trovino nell’incapacità di saldare il debito.

È difficile concepire che le attività chiuse in seguito alla pandemia debbano subire interamente le conseguenze di un evento catastrofico imprevedibile.

Quindi questa modifica alla legge esistente prevede una semplificazione per l'accesso alle procedure di sovraindebitamento per le imprese e i consumatori che ne hanno diritto.

Come avviare la procedura da sovraindebitamento

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