Il termine crisi circola da lungo tempo nelle famiglie italiane, forse non in tutte, ma in buona parte. Le crisi economiche che coinvolgono un’intera Nazione sono dovute a motivazioni di vario genere, che in questa sede sarebbe troppo lungo spiegare; in effetti abbiamo come prova tangibile di questi scivoloni economici globali il sovraindebitamento. Ma vi sono soluzioni valide?

Crisi finanziarie e insolvenze: procedimento di composizione della crisi

Ma di cosa si tratta? Chi sa veramente che cos’è il sovraindebitamento? Ovviamente conosce il significato di questo termine chi è coinvolto in un insieme di debiti, dai quali non riesce a venirne a capo; nello specifico si intende uno stato di sovraindebitamento quando lo stato di crisi finanziaria si somma o genera una condizione cronica di insolvenza del consumatore; come diretta conseguenza; o del professionista, o di qualsivoglia categoria e professione. E quando è presente uno stato dichiarato di non assoggettazione a una liquidazione giudiziale, ovvero a una liquidazione coatta amministrativa. In parole semplici un pagamento obbligato, o ad altre procedure di liquidazione previste dal codice civile o da leggi appositamente emanate per i casi di insolvenza e crisi finanziaria. Possiamo trovare nello specifico dettagli consultando il decreto legislativo emanato nel 2019 inerente la tematica di cui sopra.

Legge 3/2012 il gancio di salvataggio per gli italiani

Per rientrare dalle situazioni di sovraindebitamento esistono piani di aiuto dedicati ai consumatori che vivono una condizione di crisi senza possibile soluzione all’apparenza, mentre grazie alla Legge 3/2012 è possibile ripristinare lo storico degli insoluti; questo piano viene applicato sempre proprio a quegli utenti che hanno un carico debitorio molto rilevante con una situazione di crisi economica e di conseguente insolvenza reiterata.

Piani di aiuto ai debitori

Un piano di rientro pensato in favore dei consumatori attivo tra quelle procedure che sono state approntate per far fronte alle composizioni della crisi. Questi piani di riequilibrio dei debiti del singolo consumatore, sul quale gravano situazioni di insolvenza, sono un procedimento di scomposizione dei debiti generati dalla crisi e che consente ai debitori di pagare i propri debiti nella misura che gli è fattibile, ovvero in base alle loro entrate e in seguito di stralciare i rimanenti. Uno strumento quindi finalizzato a favorire la chiusura dei debiti, cosiddetti insolventi civili per tutti quei soggetti che non hanno una qualifica imprenditoriale e non possono quindi dichiarare fallimento. Questo piano di ristrutturazione debitoria rende più semplice al consumatore la possibilità di riscattarsi.

Risollevare le famiglie indebitate

Tutti i crediti che non possono essere onorati, in caso di piano approvato di rientro, diventano automaticamente a fondo perso, ovvero nessuno può esigere il pagamento di tali somme. Il tutto proiettato verso la soluzione conclusiva, che lavora per favorire il debitore e permettergli di trovare nuove opportunità nel mondo di lavoro, senza rimanere tagliato; fuori liberandolo dal peso insostenibile di debiti che non può pagare, e che gli possono precludere così ogni prospettiva futura. Nel rispetto dei diritti di chi, nonostante sia caduto in disgrazia, merita l’offerta di strumenti per riscattarsi. Le crisi non sono una novità, né in Italia né in altre Nazioni; di recente però il peso di situazioni di indigenza pregressa sono state aggravate dalla pandemia globale che ci ha colpiti tutti. Il lockdown ha messo in ginocchio l’economia nazionale e ora più che mai servono soluzioni per riportare tante persone a una vita dignitosa.

Il nuovo futuro codice di aiuto per i debitori

Il codice della crisi di impresa e di insolvenza che fa riferimento al Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019 numero 14 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 38 del febbraio 2019. La nuova metodologia disciplinare andrà così ad attivare in merito al sovraindebitamento una soluzione concreta, che avrebbe dovuto entrare in vigore proprio nel mese di agosto di quest’anno; e che invece è slittata al settembre del 2021; questo nuovo provvedimento intende portare risoluzione definitiva allo stato indigente e moratorio delle famiglie italiane; un ulteriore aiuto dovuto a chi è stato travolto dal ciclone del Covid19 e non solo.

Contattare un professionista per risolvere in modo mirato lo stato debitorio

Per chi si trova in una situazione inerente al sovraindebitamento è possibile contattare lo studio Mallozzi e prenotare una consulenza remota; un primo utile passo per la risoluzione personale dei propri debiti, grazie al supporto di un professionista che saprà condurre il cliente attraverso la procedura di risanamento sia finanziario che etico. Lo studio legale Mallozzi si occupa a 360° di tutte le problematiche giuridiche, inerenti a diversi comparti e tematiche; parliamo quindi del penale, del diritto di famiglia, diritto del lavoro, responsabilità civile, recupero crediti, diritto immobiliare, diritto d’impresa e diritto industriale. Oltre che curare anche i problemi inerenti stati di internazionalità. Lo studio ha avviato la sua attività nel 1993 e opera nel settore del diritto di impresa e dei diritti della persona con competenze sempre aggiornate, con cura costante e dettagliata ad ogni singolo cliente; un modus operandi finalizzato a stabilire con la clientela un rapporto di fiducia e lealtà, facendo l’interesse delle persone che vengono seguite dallo studio nel rispetto e nella coerenza giuridica delle leggi italiane. Le competenze maturate sono cresciute negli anni e si sono amplificate in tutte le aree che hanno a che vedere con la gestione di imprese e attività commerciali, senza tralasciare di citare la grande esperienza nelle consulenze legali, creazione e redazione contrattuale. Un valido punto di riferimento per chi deve risolvere problemi giudiziari.