L’infortunio sul lavoro apre per un’azienda diversi scenari, che è bene conoscere e saper gestire soprattutto se si opera in contesti a rischio per i lavoratori.

Cosa si intende per infortunio sul lavoro

L’infortunio sul lavoro è “ogni lesione verificatasi in occasione dell’attività lavorativa, determinata da una causa violenta da cui può derivare un’inabilità permanente al lavoro, assoluta, parziale, o temporanea (che comporti astensione dal lavoro per più di 3 giorni), se non addirittura la morte” (Fonte: art. 2 DPR n.1124/65 del “Testo Unico INAIL”).

Per chi non conosce nei dettagli la materia, è bene ricordare che anche l’infortunio in itinere, ovvero l’infortunio che accade al lavoratore mentre è in viaggio di trasferta, o verso la propria località di lavoro, è un infortunio sul lavoro. È considerabile infortunio sul lavoro anche qualora il lavoratore stia tornando a casa dal posto di lavoro, così come la lesione dovuta a una colpa del lavoratore.

Quali sono le caratteristiche dell’infortunio sul lavoro

Per identificare correttamente un infortunio sul lavoro devono verificarsi quattro casistiche:

  • Il lavoratore riporta una lesione di qualsiasi entità
  • La causa della lesione è violenta. Con “violenta” si intendono anche fattori microbici
  • La lesione avviene in occasione di lavoro, ovvero vi è un nesso causale dimostrabile tra il lavoro e il rischio specifico dovuto al lavoro
  • Le conseguenze della lesione sono la menomazione parziale o totale della capacità lavorativa del lavoratore.

Assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro

È sempre l’INAIL a garantire una copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro. In tale copertura assicurativa sono compresi servizi come le prestazioni sanitarie, tra cui l’eventuale fornitura di protesi al lavoratore.

Oppure, è possibile che il lavoratore riceva un indennizzo economico, se divenuto inabile al lavoro in modo temporaneo o permanente. Infine, nel malaugurato caso di morte sul lavoro, l’indennizzo può venir corrisposto al coniuge o figli della vittima.

Da ricordare che l’indennizzo INAIL, in determinati casi, può essere integrato con il danno differenziale

Gli obblighi per il datore di lavoro

In ottemperanza al Testo Unico sulla Sicurezza, il datore di lavoro è tenuto a far rispettare gli obblighi e le norme conseguenti, che sono ovviamente specifici per mansione, ambienti di lavoro, durata della prestazione e molti altri fattori.

A infortunio avvenuto, invece, il datore di lavoro è tenuto innanzitutto a prendersi cura della corretta assistenza sanitaria immediata del lavoratore, quindi chiamando il soccorso medico e gestendo il ricovero in una struttura sanitaria. In seguito, è tenuto a denunciare quanto prima il fatto all’Istituto Assicuratore (art. 53 del Testo Unico).

All’INAIL spetta la comunicazione digitale dei dati sulle denunce di infortuni mortali o con prognosi superiore ai trenta giorni. Esiste infatti un sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, il SINP, attraverso il quale effettuare questa segnalazione telematica.

Tipi di denuncia: quale fare a seconda dell’infortunio sul lavoro

La disciplina in merito alla denuncia varia a seconda della durata della prognosi del lavoratore. 1) Se l’assenza del lavoratore è stimata da 1 a 3 giorni, il datore di lavoro è tenuto a inviare la comunicazione d’infortunio sul lavoro entro le 48 ore dalla ricezione del certificato

2) Se invece la prognosi è superiore ai 3 giorni, il datore di lavoro sarà tenuto a inoltrare la denuncia di infortunio ordinaria; solo in seguito a tale denuncia l’INAIL può erogare un’indennità

3) Se l’infortunio sul lavoro è mortale, oppure se la prognosi è superiore ai 30 giorni, e se il datore di lavoro è soggetto agli obblighi assicurativi INAIL, i suoi doveri si concludono con la segnalazione a INAIL.

4) Se l’infortunio sul lavoro è mortale, con prognosi oltre i 30 giorni, senza obblighi assicurativi INAIL, il datore di lavoro deve anche comunicare l’accaduto all’autorità locale di pubblica sicurezza del comune in cui l’evento si è verificato entro i 2 giorni dall’infortunio.

Le questioni relative agli infortuni sul lavoro sono molto più complesse di questa breve spiegazione, e per conoscerle e tutelarsi in modo completo si rimanda sempre a una consulenza con un professionista.