Qual è il momento preciso in cui si diventa debitori? Non a tutti è ben chiara la risposta, e non tutti sanno come costituire in mora un debitore e perché questo atto riveste una fondamentale importanza.

Vediamo insieme gli aspetti principali del caso, analizzando le tempistiche, i passaggi e gli effetti della costituzione in mora di un debitore.

Cosa significa “costituire in mora un debitore”

“Mora” significa “ritardo”, quindi la costituzione in mora del debitore prevede l’ufficializzazione, da parte del creditore, di una situazione di ritardo dei pagamenti.

Il creditore ha un ruolo attivo: deve comunicare per iscritto al debitore l’obbligo di adempimento, indicando che è sopraggiunta una mora. Questo atto conferisce al creditore determinati diritti sanciti per legge.

Perché è importante la costituzione in mora?

Molto spesso non è facile determinare se un individuo sia in ritardo o meno con una prestazione o con un pagamento. Rendendo esplicita la costituzione in mora si conferisce al creditore un ruolo predominante nel dichiarare che l’obbligazione non è stata corrisposta in tempo, ma soprattutto si dichiara che sussiste ancora la necessità di saldare l’obbligazione.

Mora vs ritardo

Infatti, “mora” e “ritardo” non sono in realtà del tutto sinonimi: il semplice ritardo potrebbe ad esempio implicare inadempienza, oppure essere irrilevante ai fini della transazione tra creditore e debitore. Ad esempio, se il debitore effettua un pagamento in ritardo di due ore, parliamo di semplice ritardo.

Possiamo concludere affermando che il ritardo è condizione necessaria ma non sufficiente per costituire in mora.

Come si costituisce in mora un debitore – la procedura

Il creditore dovrà inviare la cosiddetta “lettera di messa in mora”. Si tratta di una PEC o lettera raccomandata con avviso di ricevimento, inviato al debitore, che espliciti l’esistenza di una mora, ma soprattutto il giorno esatto da cui essa inizia.

È fondamentale l’elemento temporale. Proprio per questo:

  • la raccomandata dovrà essere con ricevuta di ritorno, in modo da fornire una prova della data del ricevimento;
  • In alternativa, si può usare la propria Posta Elettronica Certificata, la cui tecnologia è dotata di una marca temporale che in modo univoco indica la data della spedizione del documento.

Come scrivere la lettera di messa in mora

La lettera di messa in mora (o PEC) deve contenere alcuni elementi fondamentali, che elencheremo di seguito:

  • Breve descrizione del debito in oggetto. Bisogna ad esempio indicare quando il debito è stato contratto, in cosa consiste, quali sono le persone coinvolte e a che titolo si chiede di costituire in mora un debitore;
  • Richiesta esplicita di adempimento. Consigliamo di inserire nella richiesta la dicitura “ai sensi degli articoli 1219 e seguenti del Codice Civile”;
  • Il termine per l’adempimento dell’obbligazione, entro il quale il debitore dovrà saldare.

Quando non è necessario costituire in mora un debitore

Secondo l’articolo 1219 del Codice Civile, in alcuni casi non è necessario costituire formalmente in mora un debitore. Ad esempio, nei casi in cui:

  • l’obbligazione deriva da un fatto illecito;
  • il debitore dichiara per iscritto di non voler saldare il debito;
  • l’obbligazione è a termine e avrebbe dovuto essere eseguita al domicilio del creditore.

Effetti della costituzione in mora del debitore

  • Obbligo del debitore a risarcire al creditore un eventuale danno;
  • Inizio della decorrenza degli interessi di mora;
  • Interruzione del termine di prescrizione.

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