Divorzio in contenzioso, divorzio giudiziale, negoziazione assistita… Prima di parlare di divorzio è opportuno fare un breve chiarimento sulla terminologia utilizzata.

Che cos’è il divorzio giudiziale

Il divorzio giudiziale dei coniugi serve a sciogliere il vincolo matrimoniale nel caso in cui i coniugi  non riescano a trovare un accordo. L’accordo può riguardare le questioni patrimoniali, oppure la custodia dei figli, oppure la mancata volontà da parte di noi due di divorziare.

Un ultimo caso prevede che uno dei due coniugi si renda irreperibile.

Tempistiche del divorzio giudiziale

Le tempistiche di un divorzio giudiziale variano a seconda del livello di disaccordo della coppia.  Il divorzio giudiziale si conclude alla pronuncia della sentenza di divorzio, ma gli effetti della sentenza sono prolungati ovviamente per diversi anni.

Un elemento che rallenta spesso le tempistiche è la richiesta del giudice di ottenere delle prove delle affermazioni dei coniugi.

Cos’è il divorzio in contenzioso

Esistono due tipologie di divorzio giudiziale:

  • Divorzio in contenzioso: si verifica quando solo  uno dei due coniugi chiede di sciogliere il vincolo matrimoniale;
  • Divorzio a domanda congiunta: quando la domanda di separazione proviene da entrambi i coniugi.

Il divorzio in contenzioso si svolge dinanzi al presidente del tribunale presso la residenza del coniuge irreperibile. Nel caso in cui questi risieda o sia domiciliato all’estero, si sceglie il domicilio del coniuge richiedente.

Domanda di divorzio contenzioso

Nella domanda di divorzio contenzioso vanno indicati:

  • tutti gli elementi che motivano la richiesta di scioglimento del vincolo matrimoniale;
  • eventuali figli.

Anche se viene richiesto un divorzio in contenzioso, il giudice ha il dovere di tentare di mediare tra i due coniugi con un tentativo di riconciliazione.

Se questo non è possibile viene emanata un’ordinanza con i provvedimenti temporanei che regolamentano gli aspetti patrimoniali e genitoriali. Un giudice istruttore si occuperà del resto del processo ordinario.

Va ricordato che in entrambi i casi, sia quello di divorzio in contenzioso, sia quello di divorzio a domanda congiunta, è necessario un avvocato.

Effetti del divorzio in contenzioso

La sentenza di divorzio viene emessa, trasmessa all’ufficiale di stato civile e annotata nel Registro dello stato civile del luogo in cui è stato trascritto il matrimonio.

In caso di matrimonio religioso cessa la validità civile del matrimonio, mentre il vincolo religioso permane.

In caso di matrimonio civile si ha invece lo scioglimento vero e proprio del vincolo di matrimonio, oltre a:

  • Perdita del cognome del marito, da parte della moglie;
  • Erogazione dell’assegno divorzile;
  • Spartizione della casa e del resto del patrimonio;
  • Affidamento e assegno di mantenimento per i figli;
  • Cessazione dei diritti successori nei confronti dell’altro coniuge.

Alternative al divorzio con contenzioso

In caso di consenso tra i coniugi si può usufruire dello strumento ben più snello della negoziazione assistita oppure del divorzio in Comune.

Inoltre, in caso di divorzio non consensuale, i coniugi possono ricorrere al divorzio solo in seguito un periodo di separazione. Tale periodo è un’interruzione non definitiva del matrimonio che dovrebbe favorire i tentativi di riconciliazione.

In caso di separazione giudiziale si parla di un anno di separazione, in caso di separazione consensuale, 6 mesi. Ci sono alcune eccezioni che prevedono la separazione immediata, come il cambiamento di sesso di uno dei coniugi, il matrimonio non consumato, la condanna per reati gravi in ambito familiare oppure l’annullamento di un matrimonio celebrato all’estero.

Ricordiamo che il divorzio in contenzioso è una causa civile a tutti gli effetti e si configura come più costosa rispetto alle altre alternative elencate.

Lo Studio Mallozzi Fiaschi & Partners si occupa di una gestione discreta e rispettosa del divorzio in contenzioso, come di ogni altra causa di separazione.