Il Decreto 41/2021, noto anche come Decreto Sostegni, è in vigore.

Tra le tre aree di intervento principali, ci occuperemo in questo articolo delle misure di sostegno alle imprese, specialmente le piccole e medie.

Le principali novità del Decreto Sostegni

Le principali novità rispetto ai Ristori del governo precedente sono l’abbandono del sistema dei codici Ateco e la maggiore rapidità promessa nell’erogazione dei contributi, che saranno disponibili già a partire dal 8 aprile 2021.

Ci sono però altri campi d’applicazione che vedremo di elencare nel modo più chiaro ed  esaustivo possibile.

1)   Contributi a turismo

Il settore del turismo ha ricevuto un’attenzione particolare: la filiera della montagna ha ottenuto 700 milioni di euro, la ristorazione le attività commerciali dei centri storici hanno ricevuto uno stanziamento di 200 milioni di euro che verranno ripartiti tra le regioni e province autonome, insieme agli operatori del settore di matrimoni ed eventi privati.

Il turismo comunque ha sia beneficiato degli 11 miliardi di fondo perduto destinato alle imprese, sia un sostegno specifico per il pagamento delle bollette dell’Elettricità, sia dell’intervento mirato ai lavoratori stagionali.

In più, il fondo di 100 milioni a sostegno del terzo settore è stato incrementato.

2)    Condono fiscale

Le cartelle esattoriali del periodo 2000-2010 verranno cancellate per i redditi inferiori ai 30mila euro annui, per un ammontare fino a 5000€ totali.

Una misura rivolta alle persone fisiche, ma con un impatto indiretto anche sul mondo aziendale, che pur sempre in molti casi vive di consumi ed è costituito da persone fisiche.

3)   Contributi a fondo perduto a tutte le imprese

I nuovi contributi a fondo perduto che il Governo destinerà a imprese e partite IVA non sono più definiti Ristori bensì “sostegni”.

L’aspetto più interessante per le imprese è l’eliminazione dei codici Ateco, che prima precludeva alcune realtà dall’accesso ai contributi, privilegiandone altre con una maggiore differenziazione di codici Ateco al proprio interno.

Le regole riguardano principalmente una perdita misurabile di fatturato, che deve essere pari al 30% dal 2019-2020.

Inoltre è necessario calcolare la media della perdita mensile di fatturato e corrispettivi tra l’anno 2019 l’anno 2020  per ottenere l’importo per la propria fascia di riferimento.

Le fasce

Il contributo che viene ricevuto dall’impresa sarà:

  • del 60% per le imprese sotto i 100mila €
  • del 50% per le imprese tra 100 e 400mila €
  • del 40% per 400 milioni di €
  • del 30% tra 1 e 5 milioni
  • del 20% tra 5 e 10 milioni.

Limiti

Il principale limite per la richiesta riguarda il fatturato: i sostegni sono previsti per le imprese fino a un fatturato annuo di 10 milioni e il contributo massimo rticevibile è di 150mila €.

È anche previsto un contributo minimo non inferiore ai 2000€.

4)   Sostegno al lavoro

Anche la proroga della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti previsti dal Decreto Sostegni avranno un impatto diretto sulle imprese del territorio italiano.

Per la cassa integrazione ordinaria sono previste altre 13 settimane tra il primo Aprile il 30 giugno, mentre per la cassa integrazione in deroga sono previste 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre.

Il blocco dei licenziamenti vale fino a giugno per le aziende che stanno usufruendo della cassa integrazione ordinaria, invece fino a ottobre per la cassa integrazione in deroga.

5)   Altre misure di settore

Vanno infine menzionati i 5 miliardi destinati alla salute e sicurezza, composta dalla fornitura di farmaci, fondi per la logistica, fondo per produzione di vaccini e intervento per dare a farmacie e covid Hospital nuove prerogative relative alla gestione dell’emergenza Covid-19.

Verranno sostenuti localmente anche il trasporto pubblico, l’istruzione, la cultura, la filiera agricola e altri settori particolarmente in crisi.

In generale, si tratta di una misura emergenziale strutturata i cui frutti si vedranno dai prossimi mesi.

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