Tra le varie declinazioni della crisi economica che la pandemia da covid-19 ha generato, il comparto del turismo è forse quello in cui gli effetti negativi delle chiusure sono stati più evidenti.

Il turismo è in crisi in Italia, questo è un ritornello ormai ripetuto costantemente. Ma come uscire davvero dalla crisi di debiti? Non tutte le strutture sono purtroppo in grado di attendere l’alternanza tra chiusure e riaperture, e non sempre la soddisfazione dei creditori, in un tempo di utili risicati, è cosa immediata.

Stipendi ai dipendenti da pagare, affitti spesso onerosi, misure di sostegno insufficienti, ma soprattutto creditori alle porte: per l’operatore turistico italiano, anche se lo scenario sembra cupo, ci sono però delle soluzioni concrete per arginare gli effetti negativi della crisi.

Turismo in epoca Covid: i dati della crisi

Già in seguito alla prima ondata della pandemia lo scenario per gli operatori turistici italiani non è stato dei migliori: secondo il report Istat della fine dell’estate, tra settembre 2020 negli esercizi ricettivi i clienti sono calati del 63,9% rispetto al 2019.

In particolar modo, si tratta di clienti stranieri, che risultavano essere soltanto il 39,7% rispetto allo stesso trimestre del 2019.

Anche per chi aveva un indotto generato da trasferte e viaggi di lavoro le cose non vanno bene: nei primi tre trimestri del 2020 i viaggi di lavoro da parte di residenti in Italia sono calati del 59%. Situazione che, anche grazie alla diffusione del tampone rapido, sta gradualmente sanandosi.

Le categorie colpite

Certo, i numeri raccontano una realtà punto ma la realtà più drammatica la raccontano utili e fatturati degli operatori del turismo, dei ristoratori e di tutti coloro che vivono dell’indotto del turismo, quindi anche agenti di commercio e categorie affini.

Perdite per 50 miliardi

Ci sono state poi le considerazioni di fine 2020, in seguito alla seconda ondata che hanno stimato l’ammontare delle perdite per il turismo italiano a 50 miliardi di euro.

Esistono margini per un miglioramento nel 2021? Difficile a dirsi, visto che  nonostante la volontà di riapertura da parte di molti portatori di interesse e dal mondo politico, bisogna attendere l’andamento dei contagi.

L’attesa però non è ottimale per chi si ritrova in una situazione debitoria difficile da sanare.

I debiti per gli operatori turistici post-Covid

Non va dimenticato che molti degli investimenti fatti nel 2019 hanno generato uno scoperto finanziario che ora sarà difficile da gestire.

Prendiamo un esempio tra tutti: come riporta il report “Turismo” di Unioncamere Puglia, le 26.045 imprese pugliesi del comparto turistico si sono indebitate per 126 milioni di euro totali, nel 2019. Un debito che sembrava sostenibile, all’epoca, e che ora rappresenta una consistente zavorra.

Soprattutto per gli operatori medi e piccoli, l’interesse verso una soluzione di breve termine si fa sempre più grande. Fortunatamente, la legge viene in nostro soccorso con la procedura da sovraindebitamento.

Cosa significa sovraindebitamento

Si parla di “sovraindebitamento” quando si verifica uno squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte. In sostanza, si ha una effettiva e continuativa difficoltà di adempiere i propri debiti.

Come superare i debiti per chi opera nel turismo?

Le procedure da sovraindebitamento consentono a una certa categoria di soggetti, tra cui potenzialmente rientrano anche gli operatori del turismo, di ridurre i debiti.

Brevemente: in seguito a una determinata procedura, di cui parliamo in generale in questo articolo sui troppi debiti, si pagano i creditori in proporzione alle proprie possibilità e fabbisogni.

Una ripresa concreta e nel breve termine è possibile anche per il settore turistico, a patto di conoscere gli strumenti legali corretti.

Per questo lo studio Mallozzi e Fiaschi ha scelto di assistere con consulenze specializzate gli operatori del settore della ristorazione e del turismo colpiti dalla crisi economica ed epidemiologica da Covid-19.

Per essere seguito con una consulenza seria, professionale e che sia davvero d’aiuto per la tua attività, contatta il nostro studio.

Agendo in tempo, i danni verranno minimizzati.

E sarà davvero possibile ripartire.